Home Blog Perché allora la blockchain e le criptomonete pongono problemi?

Perché allora la blockchain e le criptomonete pongono problemi?

Quattro grandi punti mettono in allerta tutte le banche centrali e le amministrazioni fiscali:

  • il carattere decentralizzato delle blockchain: gran parte delle blockchain funziona grazie a un ecosistema mondiale di attori che sono gli sviluppatori, i miner, i nodi della rete (che possiedono una copia del registro) e gli utenti della blockchain. In questo contesto è difficile rivolgersi a un attore per richiedere una modifica, anche quando questo attore è uno Stato, per quanto potente possa essere.
  • una creazione monetaria «fuori controllo»: il principio del mining, con il quale i cripto-beni vengono creati e valorizzati, sfugge al controllo delle banche centrali. Tale creazione monetaria è rafforzata dal carattere open source delle tecnologie della blockchain e quindi la possibilità per chiunque di sviluppare una propria blockchain con caratteristiche proprie al fine di creare una nuova moneta virtuale.
  • l’anonimato: sull’esempio della blockchain Monero, esiste un tipo di blockchain che propone il completo anonimato per le transazioni. Attualmente è in minoranza[1] ma si può immaginare come gli Stati non godano di questo tipo di tecnologia la quale permette di nascondere la natura della transazione, le parti interessate e l’importo. Come tassare quindi? Chi lo fa?
  • spostamento della moneta FIAT verso l’ecosistema delle criptomonete: la natura mondiale delle ICO[2] arriva a cambiare le cose sulla portata delle innovazioni, che vengono così finanziate. Per la prima volta nella storia della finanza, qualsiasi organizzazione o impresa può creare un proprio token promuovendolo a livello mondiale. L’ecosistema delle monete virtuali, consolidato da acquisti diretti o da investimenti attraverso le ICO, costruisce un modello monetario nuovo che associa il consumo alla moneta e, in quanto tale, non viene regolamentato.

Una tecnologia adatta a impieghi massicci

Per illustrare la vitalità dell’ecosistema, il grafico seguente ne mostra bene il progresso e la diversificazione:

Figura  : Coinmarketcap.com – Ripartizione delle principe criptomonete in termini di capitalizzazione[3] – si può vedere come molte altre monete virtuali cominciano a sfidare il bitcoin.

Gli scenari di sviluppo sono quindi aperti e numerosi. Una cosa è certa: gli Stati che reggono ancora oggi gli affari del mondo non lasceranno imballare una macchina che potrebbe nuocere alla loro visione e alla loro posizione di intermediari nelle relazioni umane e internazionali.

E chiaramente le criptomonete costituiscono la parte emersa dell’iceberg della blockchain. In tutti i settori o quasi se ne fa uso, dalla logistica all’Internet degli oggetti passando per il settore giuridico e anche dalle società di calcio come il Paris Saint Germain….[4]

Le cifre investite in R&D ai quattro angoli del pianeta sono tali che, dal nostro punto di vista, queste applicazioni vedranno effettivamente la luce in modo operativo e massiccio nei prossimi anni, al massimo entro due o cinque anni.

Di conseguenza, si comprende il forte impatto futuro sull’economia reale e la necessità altrettanto forte degli Stati di posizionarsi in questo universo decentralizzato. Eppure, paradossalmente, l’attuale assenza di una regolamentazione fa calmare gli ardori e fa prendere tempo.

Le domande fondamentali alle quali gli Stati dovranno rispondere:

Come assicurare una stabilità finanziaria quando ogni organizzazione o impresa può creare una propria moneta?

Come possono essere tassati i cripto-beni al fine di rispondere al fabbisogno di investimenti – infrastruttura, istruzione, salute…?

Come può essere attuata su scala nazionale una regolamentazione in questo universo virtuale che, dal canto suo, non conosce frontiere[5]?

Leggi il GEAB 127

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[1]    Gran parte delle blockchain fa ricorso allo pseudonimato che non consente di nascondere la propria identità in modo sicuro.

[2]    Il sito icobench.com presenta statistiche visive che permettono di comprendere subito le dinamiche in corso.

[3]    In questo schema vengono nominate e rappresentate dieci criptomonete. La dicitura «Altre» corrisponde ad oltre 1.900 criptomonete indicate nel sito coinmarketcap.com

[4]    27 esempi permettono di capire meglio quello che permette questa tecnologia. Fonte: computerworlduk, 28/08/2018. Per gli appasionati di calcio, vengono spiegati i «PSG coin» e gli usi associati a questi token di un nuovo genere. Fonte: BFMTV, 11/09/2018

[5]    Statuto della regolamentazione paese per paese alla fine di luglio 2018  perché nonostante tutto le frontiere della rete esistono, alcuni Stati non esitano a chiudere alcuni accessi e alcuni luoghi, ma non essendo diffuse tali misure raramente vengono messe in atto nei paesi democratici. Fonte: Bitcoin Market Journal, 27/07/2018

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