Se il 2020 ha accelerato tutte le tendenze di trasformazione sistemica, il nostro team sostiene che il 2021 sarà dominato da duri principi di realtà con conseguenti involuzioni e delusioni. I fantasmi della società virtualizzata, decentralizzata e decontaminata, dove sarà tutto rose e fiori, sono sul punto di riemergere. La digitalizzazione e l’economia verde continueranno sicuramente a progredire ma potenti correnti anticicliche riporteranno il cursore al centro, dando agli ultraprogressisti la sensazione di regresso non facendo stare tranquilli gli ultraconservatori. Gli uni sognano un mondo che non esisterà mai mentre gli altri fantasticano un mondo che non è mai esistito… tutti saranno delusi e arrabbiati.
Concentrando i nostri sguardi sull’Europa, in questo numero esaminiamo alcuni di questi attori anticiclici (Francia, popoli, banche…) per dimostrare che le transizioni rischiano di subire forti impatti a breve e medio termine malgrado (se non “a causa”) la profonda consapevolezza degli attori più monolitici del sistema (istituzioni europee, Stati, finanza, Vaticano…) dell’imperativo di cambiamento.
Un numero concepito per evitare di imballarsi all’alba di questo nuovo mondo…
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Sommario del n° 153:
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