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Utopie urbane – E se diventassero realtà?

Naturalmente, la definizione di utopia implica l’irrealizzabile, il chimerico, il superamento del sogno. Se però oggi prendiamo l’esempio delle utopie urbane – che fanno parte di megaprogetti come Neom e The Line (Arabia Saudita), Nusantara (Indonesia), la Nuova Capitale Amministrativa dell’Egitto, o anche Praxis e Satoshi Island (un progetto di città nel mezzo del Mediterraneo e su un’isola di Vanuatu, le infinite possibilità tecnologiche, ancora indefinite, che ci offre l’IA, e i mostruosi finanziamenti offerti anche in questo caso dalle nuove tecnologie crittografiche, di cui non ci rendiamo nemmeno conto, abbiamo il diritto di chiederci: “E se si avverassero? ”

I progetti per le città del futuro descritti in questo numero dicono molto sul nostro presente, ma soprattutto rivelano quali visioni, quali ambizioni, stanno guidando quali attori, quali regioni del mondo, con approcci diversi in termini di democrazia. Benché la maggior parte di essi si trovi nei Paesi BRICS+ o del Sud globale, i loro architetti sono molto spesso occidentali, mentre molti degli investimenti provengono dalla sfera cripto-multipolare e dalla Cina.

Analizzeremo le nuove strategie di investimento del capitale cinese, che si sta rifocalizzando sul Nord Africa e sul Medio Oriente. Questo spostamento sta avvenendo soprattutto in Egitto, nuovo membro dei BRICS+, e sta permettendo al Paese di consolidare la propria influenza in uno dei centri nevralgici del commercio e delle relazioni internazionali. Tutto questo sullo sfondo di un mondo che cambia.

È in Europa che i concetti di frugalità e decrescita si esprimono più apertamente, in linea con una regione del mondo che sta lottando per reinventarsi, impantanata in una serie di crisi e scelte strategiche sbagliate. In questo guarderemo più da vicino alla Germania, un tempo figura di riferimento dell’Europa, un Paese in cui i partiti populisti sono in ascesa, dove le difficoltà economiche minacciano e i cui stretti legami economici con la Cina sono un’opportunità piuttosto che un handicap.

Tuttavia, esistono grandi opportunità di trasformazione nel Vecchio Continente, come la trasformazione dei sistemi sanitari, in gran parte attraverso la telemedicina e il teleconsulto. Questa è l’opinione espressa da Philip Choban, CEO di Telios, un pioniere in questo campo nel mercato dell’Europa orientale. E, come nostra abitudine, troverete i nostri investimenti, le tendenze e le raccomandazioni.

Contenuti dettagliati del numero182:

– Editoriale
– Città del futuro: nuove ambizioni, nuovi attori
– Gli investimenti cinesi in Egitto, Nord Africa e Medio Oriente: un’influenza crescente nel centro geopolitico globale
– Un mondo in evoluzione in breve (Gaza, la controffensiva degli Stati Uniti alla de-dollarizzazione, ecc.)
– Germania 2024-2025: colpita dalla megacrisi occidentale e senza via d’uscita, costretta a reinventare il proprio modello economico
– La visione del futuro di un lettore – Philip Choban “L’intelligenza artificiale sta creando un settore economico completamente nuovo che prima non esisteva”.
– Raccomandazioni di investimento

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