GEAB estate 2024

In Europa, l’energia nucleare, in quanto futuro energetico praticabile, divide nettamente le opinioni in una battaglia politica e sociale sulla necessità di mantenerla, svilupparla o smantellarla. Stati come la Germania e la Francia (entrambi i principali attori europei) hanno posizioni completamente opposte.

• “Due visioni per un’Europa dell’energia”, estratti da GEAB 132, 02/2019

Gas-nucleare / Germania-Francia. Due giganti per un’Europa dell’energia

(…) In una dichiarazione del 22 gennaio, il ministro tedesco dell’Energia, Peter Altmaier, ha collegato la completa uscita del suo Paese dall’era del carbone a una concomitante uscita dall’era del nucleare (“sia il nucleare che il carbone in parallelo”)… A nostro avviso, è proprio qui il problema, che giustifica lo strano colpo di avvertimento sparato dalla Francia il 7 febbraio.

In effetti, fin dall’anno scorso abbiamo anticipato un ritorno alla sacralità dell’energia nucleare – che, dopo tutto, è compatibile con l’agenda climatica. E ovviamente non è possibile che la Francia permetta alla Germania di posizionarsi come hub europeo del gas, se il gas diventa l’unica fonte di energia del continente (oltre alle energie rinnovabili). Quello che i francesi hanno in mente, quindi, è un motore franco-tedesco per l’energia europea, con la Germania che distribuisce il gas e la Francia che distribuisce l’energia nucleare. Speriamo di non leggere più, nel corso di una frase di un ministro tedesco, che l’energia nucleare viene accomunata al carbone…