Nell’augurare buon anno ai nostri lettori, il nostro team non porta buone notizie; l’evento che, a nostro avviso, contraddistingue l’inizio del 2023 è la concretizzazione del processo di irreversibile eliminazione dell’Unione Europea sulla scena globale del mondo di dopo, sulla falsariga della caduta dell’impero ottomano risalente a un secolo fa.
Come vuole la tradizione, questa edizione di gennaio vi presenterà le tendenze dell’anno appena iniziato. Abbiamo optato per una panoramica del mondo nel 2023 per identificare le “mega-tendenze” che quest’anno struttureranno il mondo premurandoci, in base alle esigenze del nostro metodo, di ancorarle nei fatti del presente e del futuro.
L’India saprà giocarsi bene le proprie carte nel gioco caotico del nuovo mondo multipolare nel quale i rapporti di forza continuano ad evolvere, con un’America settentrionale che ridurrà la copertura a scapito dell’UE e, ben presto, dell’America Latina, una Cina che conoscerà nuove sfide, malgrado tutti i quadri globali che è riuscita a costruire negli ultimi anni, un Medio Oriente che vedrà il rilancio di una prolifica cooperazione israelo-musulmana, e un’Africa che non riuscirà definitivamente a radicarsi nel secolo finché il resto del mondo non conoscerà una maggiore stabilizzazione. Il tutto in un clima macro-economico con un nuovo paradigma.
Nelle relazioni internazionali prevarrà la parola d’ordine “o sei con me o sei contro di me”. Per tutta risposta, l’ONU sta organizzando un vertice per il futuro, ma per il 2024, il quale rappresenta l’ultima possibilità per offrire al mondo multipolare disorganizzato un quadro istituzionale sovranazionale.
In vista del 2024, questo mese vi proponiamo un’anticipazione sul futuro politico, sociale ed economico dell’Africa meridionale, un articolo redatto da Michael Khan, ricercatore dell’università di Stellenbosch e docente dell’università di Johannesburg. E come sempre, naturalmente, le raccomandazioni di investimento.
Sommario dettagliato del GEAB 171:
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