Come anticipato dal nostro team, l’OPEC esplode

La recente defezione della Russia all’OPEC+ fa crollare i prezzi del petrolio  à l’OPEP+ ponendo fine, secondo il Wall Street Journal, all’OPEC. Questi ultimi colpi di scena della crisi del petrolio e quanto ad essa associato richiamano le nostre anticipazioni, come quella del giugno 2018:

“Da circa due anni assistiamo all’accurato smantellamento dell’ordine mondiale prevalso dal 1945… Come abbiamo già anticipato più volte, perfino l’OPEC è in corso di implosione. Essa è stata risollevata in modo molto artificioso, ovvero da un paese produttore non membro: la Russia. E come previsto dal team del GEAB da diversi numeri, annunciando l’11 giugno che aumenterà la produzione, la Russia sta lanciando un superamento del limite di produzione che ponga fine al canto del cigno OPEC+. Essa viene seguita da vicino dall’Arabia Saudita… Tutto questo dimostra l’obsolescenza dell’OPEC, organizzazione che dovrebbe riunire i paesi esportatori di petrolio ma che non integra, ad esempio, né la Russia né gli Stati Uniti, inclusi nemici inconciliabili (Iran, Arabia Saudita) e non riesce più, malgrado l’intervento di paesi esterni all’OPEC, a contribuire all’equilibrio e alla stabilità dei prezzi auspicati tanto dagli importatori quanto dagli esportatori. In attesa però dello sviluppo di un nuovo modello di stabilità dell’approvvigionamento energetico (il cui approccio verrà visto più avanti), il nuovo shock su una delle istituzioni del precedente ordine mondiale porta a chiedersi a cosa di solido potrà aggrapparsi il mondo.” (GEAB 126 / Giu 2018)

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