Il rapporto con il lavoro è uno dei temi centrali nella transizione verso il mondo di domani. Per proiettarci in questo futuro, il nostro team ha scelto di guardare alla geopolitica del talento. Quali saranno le competenze di domani? Come gestire la forza lavoro, e soprattutto la sua mancanza? Come possiamo mantenere le competenze rilevanti di fronte a un cambiamento tecnologico così rapido? Da dove verrà il talento del futuro e come possiamo attrarlo? Queste sono solo alcune delle domande che ci siamo posti per questo numero.
Naturalmente, le sfide poste dall’intelligenza artificiale sono diventate subito un punto focale della nostra ricerca. Si tratta della svolta del 2023, di cui stiamo solo iniziando a intravedere le conseguenze, quindi è nostro dovere anticipare i cambiamenti che porterà.
Non c’è dubbio che avranno un impatto importante, per non dire senza precedenti, sul mercato del lavoro: la diffusione dell’IA rappresenta l’automazione del lavoro estesa al settore terziario. Gli esseri umani non sono più gli unici in grado di svolgere tutti i compiti intellettuali che compongono la vita quotidiana delle aziende di servizi, che sono la maggioranza in Europa e negli Stati Uniti.
Prevediamo quindi che il reddito universale seguirà inevitabilmente la scia dell’IA. Unica opzione che i governi possono prevedere e che è accettabile per l’opinione pubblica dei Paesi occidentali, questo radicale sconvolgimento sociale troverà un alleato indispensabile nelle valute digitali delle banche centrali (CBDC) e il reddito universale e le CBDC costituiranno congiuntamente un paracadute per le prime vittime di questo salto nell’ignoto.
Come simbolo del passaggio delle competenze dal settore pubblico a quello privato, il settore spaziale e il suo New Space vedranno, entro il 2030, un’interruzione dell’accesso alle competenze che toglierà ad alcuni Stati la sovranità su un’area che fino a poco tempo fa era di loro esclusiva.
Il futuro del lavoro significa nuove generazioni. Per illustrare il tema di questo numero, abbiamo chiesto a Fabienne Goux-Baudiment di condividere la propria esperienza in materia di risorse umane e, più in particolare, di geopolitica del talento.
Infine, nell’ambito della nostra consueta rubrica “raccomandazioni e tendenze d’investimento”, abbiamo voluto fornirvi una guida pratica per comprendere e persino appropriarsi delle risorse a cui dà accesso la pletora di applicazioni AI sviluppate o aggiornate quest’anno. Troverete riferimenti e principi generali che vi aiuteranno a salire a bordo di questo treno che sfreccia verso il futuro.
Il sommario dettagliato del numero speciale di luglio:
– Editoriale: Quando l’accesso alle risorse umane diventa una questione geopolitica
– Intelligenza artificiale, mercato del lavoro, disuguaglianze sociali, valute digitali – 2027: l’Occidente introduce un reddito universale per salvare le vittime dell’IA
-Spazio 2030: verso la fine della sovranità delle competenze
– Lo sguardo del lettore sul futuro – Fabienne Goux-Baudiment: “Se si vuole incoraggiare il talento, bisogna coltivare la differenza”.
– Investimenti, tendenze e raccomandazioni – Intelligenza artificiale: prendete il treno in corsa!
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