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GEAB 140

Il numero mensile del Laboratorio europeo di Anticipazione Politica (LEAP) - 15 Dic 2019

Edito:Un numero speciale di valutazione in vista di un anno speciale di innovazioni

L’anno che si avvicina non è un anno qualsiasi ma il 2020!

Il LEAP è uno dei discendenti del progetto di «reinvenzione dell’Europa» di Franck Biancheri inaugurato ad Atene nel 1998[1] che ha poco dopo dato nascita al think tank Europe2020, diretto antenato del Laboratorio Europeo di Anticipazione Politica.

Da 21 anni, il 2020 è l’orizzonte della rete e del progetto che hanno fondato il LEAP e il GEAB. Per tutti questi anni, siamo quindi evoluti in un universo familiare, ovvero quell’«Europa nel mondo» che abbiamo contribuito a consolidare al fine di lasciare ai nostri bambini uno strumento potente per la tappa seguente: la partecipazione alla costruzione dell’edificio globale.

Nel corso di questo esercizio cittadino e politico senza precedenti, abbiamo sviluppato competenze uniche, a cominciare da questa capacità di anticipazione strettamente legata al forte orientamento verso il futuro doppiato dalla debolezza dei nostri mezzi (cittadini senza finanziamenti): per avere la minima possibilità di influenzare un po’ il futuro, non possiamo permetterci nessun errore di comprensione della realtà.

Il grande errore di Biancheri è stato quello di scomparire nel 2012… Ma il minimo riorientamento che lui e le sue reti sono riusciti a imprimere tenacemente dal 1985 al 2012 si è tradotto trent’anni[2] dopo con un sensibile cambiamento di traiettoria e, anche se non c’è più, le grandi caratteristiche del suo progetto si sono diffuse: che siano i progetti di democratizzazione dei partiti politici transeuropei o quelli di indipendenza strategica del continente condotti dal governo francese, la «visione 2020» di Biancheri e delle sue reti è finalmente in atto, malgrado tutte le deviazioni e i ritardi angoscianti vissuti dalla nave Europa da 35 anni.

Ma il gioco non è ancora fatto e il 2020 lo affrontiamo con cautela. Conosceremo una nuova Europa che si scontrerà ben presto con le nuove realtà di un mondo che rivelerà inoltre le sue nuove caratteristiche. Da dieci anni, architetti cinesi, americani, europei… stanno lavorando ad erigere il prossimo edificio comune recuperando i mattoni dei vecchi edifici ricombinati e ricoperti di cemento completamente nuovo. Nel 2020 la loro realizzazione calerà il sipario… e sapremo se la costruzione multipolare reggerà o crollerà al primo colpo di vento.

Il 2020 sarà quindi un anno di realizzazione di nuovi modelli (finanziari, monetari, politici, strategici, diplomatici, commerciali, tecnologici…[3]) e quindi di sperimentazione, apprendimento e rodaggio… con tutti gli incidenti che presuppone e che il GEAB cercherà di anticipare.

Lo sguardo acuto del GEAB ha già trovato molti punti forti e deboli di ciò che ha previsto della costruzione in corso di elaborazione. Per avere una grande capacità di anticipazione dell’anno cruciale che sta per iniziare, va prestata particolare attenzione alla valutazione degli elementi di comprensione che alimentano i lavori del GEAB.

Ogni mese di dicembre da 14 anni, il GEAB condivide con i suoi lettori una valutazione delle tendenze stabilite a gennaio (alti e bassi) che ne guidano le anticipazioni durante l’anno. Tali tendenze costituiscono in qualche modo la mappa GPS di anticipazione del GEAB e dei suoi lettori. L’aggiornamento annuale di questa mappa che permette l’esercizio di valutazione è indispensabile per l’ottimizzazione dell’obiettività richiesta per vederci chiaro.

Ma con l’approssimarsi di questo anno speciale questo numero di dicembre sarà interamente dedicato alla valutazione: non solo delle tendenze di gennaio, ma di tutte le analisi e anticipazioni dell’anno in un «numero speciale di valutazione».

Da una decina d’anni siamo sempre più numerosi ad anticipare: i nostri giornali sono pieni zeppi di affermazioni sul futuro. Ma non siamo sicuramente in molti ad analizzare i nostri errori per migliorare la nostra acutezza, reperire i nostri mezzi cognitivi, verificare i nostri elementi di interpretazione ed evitare di cadere nell’ideologia. Eppure, l’osservazione razionale del futuro obbliga ad integrare due principi fondamentali: il diritto a sbagliare e il dovere di imparare dagli errori.

Il GEAB non tende a spiegare il futuro dall’alto di un’esperienza che non ha nessuno nel campo, ma si limita a chiarire meglio la consapevolezza del futuro di ciascuno dei suoi lettori. È quindi opportuno condividere con voi questo lavoro di aggiornamento al quale è dedicato il presente numero.

Leggendo, come noi, sarete portare a modificare le false certezze che animano il vostro pensiero. E forti di questo lavoro comune di chiarimento, tra un mese potremo gettare uno sguardo più chiaro sull’anno che ci attendere, un anno che dovremo porre più in un ambito temporale nuovo: il doppio decennio 2020-2040 che ha il mondo per orizzonte.

Fino ad allora vi auguriamo buone feste di fine anno ringraziandovi di nuovo per permetterci, con il vostro contributo, di realizzare questo lavoro in totale indipendenza.

 

 

[1]      Rileggere il discorso di Biancheri. Fonte: AAFB, 24/05/1998

[2]      Il vero inizio del percorso di Biancheri è il 1985 con la fondazione dell’associazione di studenti europei, AEGEE-Europe. Fonte: Association des Amis de Franck Biancheri

[3]      La convergenza verso il 2020 di tante innovazioni è impressionante e rivela il carattere «globale e sistemico globale» della realtà nella quale evolviamo.

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Sommario

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