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Il numero mensile del Laboratorio europeo di Anticipazione Politica (LEAP) - 15 Ott 2024
L'estratto pubblico

Questo numero ricorda a tutti, lettori e redattori, la portata della disorganizzazione statistica che caratterizza i nostri tempi. Scegliendo la demografia come argomento, si potrebbe pensare di aver scelto un campo affidabile e concreto. Il tasso di natalità, la registrazione delle nascite e delle morti e i censimenti sono pratiche diffuse e consolidate in tutto il mondo. Si potrebbe pensare che l’intelligenza artificiale sia d’aiuto. Eppure non è così. Persino all’ONU, un’istituzione con una portata e risorse superiori a qualsiasi altra, le imprecisioni e le conseguenti incertezze sono all’ordine del giorno.

Un po’ come uno studioso che, imparando e raccogliendo conoscenze, si rende conto di quanto non sa, le nostre società stanno scoprendo, man mano che sviluppano strumenti di misurazione statistica, la distanza che le separa dalla “verità”, a volte anche semplicemente dalla realtà. È perché viviamo in un mondo sempre più complesso? Oppure perché i nostri strumenti statistici ci permettono di misurare solo l’entità della complessità che non siamo in grado di affrontare?

Fin dall’inizio, il nostro metodo ha tenuto conto di questo aspetto, richiedendo un approccio multidisciplinare e globale. Solo così possiamo considerare i numerosi fattori che influiscono sulla tendenza che stiamo cercando di definire, e quindi anticipare le rotture che la sconvolgeranno. Nel caso della demografia, come ignorare il fatto che nel nostro inconscio collettivo la sensazione di sovrappopolazione avrebbe automaticamente un effetto negativo? Perché scegliere di concentrarsi quasi esclusivamente sulle nascite quando le morti giocano un ruolo altrettanto importante? Perché insistere su proiezioni lineari quando la storia si ripete, ma mai con le stesse parole, per le stesse cause e senza produrre gli stessi effetti?

La crescita esponenziale delle statistiche va di pari passo con l’importanza e persino la fiducia che siamo tentati di riporre in esse collettivamente. E quando si rivelano inesatte, o addirittura false, siamo ancora più destabilizzati. E così ci troviamo in confusione, incapaci di distinguere con precisione in quale direzione ci stiamo muovendo. Ecco perché il nostro metodo non si è mai concentrato solo sui numeri. Naturalmente utilizziamo i dati di fatto per costruire e sostenere le nostre previsioni, ma li trattiamo alla stessa stregua delle decisioni, dei pregiudizi culturali e persino dell’irrazionalità degli attori coinvolti. Sebbene non sembrino quantificati e possano quindi essere considerati meno precisi, essi plasmano la nostra vita quotidiana allo stesso modo ed è quindi necessario tenerne conto se vogliamo avvicinarci alla verità sul futuro. Questo ci permette di sviluppare anticipazioni più fini e sottili rispetto a previsioni lungimiranti, che troppo spesso si riducono a curve lineari.

Utilizzate quindi questo numero mensile come fendinebbia per il vostro GPS del futuro. Utilizziamo regolarmente questa immagine perché ci ricorda il modo in cui il nostro cervello lavora quando siamo al volante di un’automobile. I nostri sensi percepiscono i segnali inviati dalla strada su cui stiamo viaggiando anticipando le scelte che dovremo fare per navigare o reagire a eventi imprevisti. Quando ci ostiniamo a illuminare la strada come in una giornata di nebbia, otteniamo solo una cortina di fumo. È in momenti come questi che è necessario cambiare strumento per ottenere un’illuminazione più adeguata. Facendo scendere dal piedistallo il nebuloso mondo della statistica e allineandolo agli altri strumenti che utilizziamo per comprendere il nostro presente, non solo possiamo vedere più chiaramente quando si tratta di navigare nel futuro, ma possiamo anche tenere meglio conto delle incertezze che non mancano mai di presentarsi. Non ci resta che augurarvi buona fortuna per il vostro viaggio: potete contare su di noi per rimanere sulla strada giusta.

***

L’anticipazione secondo LEAP è un esercizio stilistico che consiste nel proporre affermazioni sul futuro, basate su argomenti fattuali razionalmente articolati, che fungono da fari sul paesaggio che ognuno di noi si appresta ad attraversare. Questi indicatori luminosi vengono poi sottoposti alle nostre riflessioni, scambi, osservazioni e revisioni, per alimentare la nostra intelligenza collettiva e individuale del futuro. Più che un mezzo di informazione, il GEAB è il molo su cui navigare verso il futuro. Sta a voi!

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Sommario

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