Come previsto, con l’imminente passaggio delle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, la Fed inizia a prepararsi a un rallentamento della stretta monetaria a dicembre[1]. Goldman Sachs sta cercando di far credere che l’inflazione scenderà[2] nel 2023, presumibilmente per incoraggiare la Fed a rallentare. Ma ribadiamo che l’inasprimento dei tassi ha un effetto solo marginale sull’inflazione. Le “buone” notizie in questo senso sono tutte relative e già si parla dell’impatto del previsto aumento del costo della benzina sul potere d’acquisto delle famiglie americane[3], che dipendono molto di più dagli autoveicoli rispetto agli europei.
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