Il 1° gennaio 2024, l’Argentina sarebbe dovuta entrare nel blocco dei BRICS, circondata da Iran, Egitto, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti[1]. Tuttavia, l’elezione di Milei alla presidenza ha bruscamente invertito la traiettoria diplomatica del Paese, con una svolta filoamericana molto marcata, incarnata dalla volontà di dollarizzare l’economia. Tale scelta implica il rifiuto dei BRICS[2], dei quali uno degli obiettivi principali è quello di invertire il dominio del dollaro. Sebbene i BRICS+ abbiano anche lo scopo di dare voce ai Paesi emergenti e di recente sviluppo in un mondo finalmente multipolare, questa adesione abortita incarna lo spostamento del centro di gravità della guerra sino-americana verso l’America centrale e meridionale. Il risultato è, da un lato, il declino del dominio degli Stati Uniti sul continente[3] e, dall’altro, l’inarrestabile attivismo della Cina che, dopo aver conquistato il cuore di molti Paesi del mondo, o almeno averne comprato la passività alla sua offensiva economica, sta ora cercando di accattivarsi i favori di un nuovo continente[4].
Come la deriva dei continenti, la ricomposizione dell'ordine mondiale è un processo lungo e lento, se osservato su base mensile. Anche se punteggiata da violente collisioni (che creano catene montuose) [...]
Stiamo vivendo un periodo di cinismo storico che ci costringe a vedere una serie di microconflitti e la loro scia di morti e spostamenti di popolazione come sforzi per costruire [...]
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