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GEAB Dossier speciale

Il numero mensile del Laboratorio europeo di Anticipazione Politica (LEAP) - 14 Ago 2020

Elezioni europee/Europa 2040: “E adesso qualcosa di completamente diverso” (mar 2019)

In questo numero si parla molto di epiloghi! Per quanto riguarda l’Unione, tappa dell’integrazione europea nata il 7 febbraio 1992 a Maastricht, le prossime elezioni arriveranno a suggellare la visione che ha mostrato per 27 anni. E non è anticipazione! Ripetiamo che la crisi dell’euro, la crisi dei migranti e la Brexit, per citare solo i più evidenti, hanno già avuto ragione della struttura tecnocratica terribilmente disconnessa dei cittadini, del mondo e del futuro che ha oppresso il continente per almeno un decennio. Il segnale mandato dai britannici due anni fa, la cui uscita si concretizzi o meno, è la riprova.

Dimmi chi sei e ti dirò a cosa somiglierà la tua elezione

In un modo o nell’altro, le elezioni europee del 2019 andranno a «rivelare» un bilancio dei danni, rappresentando il punto di partenza del prossimo capitolo dell’avventura multisecolare europea, ovvero:

Popoli europei disuniti 

È questo l’aspetto più grave del bilancio dell’Europa di Maastricht: sebbene avesse come obiettivo quello di perseguire l’avvicinamento, se non l’integrazione, dei popoli, è successo il contrario. Il famoso programma ERASMUS, concepito negli anni ’80 per creare le condizioni per una cittadinanza europea (che si aggiungesse, e non si sostituisse, alle cittadinanze nazionali), è diventato un’agenzia di turismo internazionale che ha permesso a studenti anglofoni di trascorrere un anno nelle Filippine o in Australia. Per quanto riguarda le prime generazioni ERASMUS, di fatto più europee poiché all’inizio il programma riuniva studenti europei in Europa, una volta adulte non hanno visto aprirsi nessuno spazio per lanciare un progetto politico comune. Così, nella violenta crisi, seppur comune, attraversata dagli europei dal 2009, vi sono stati solo leader nazionali verso i quali gli europei hanno potuto rivolgersi. A leader nazionali soluzioni nazionali… la crisi comune europea ha portato a racchiudere i cittadini in visioni nazionali dove le altre nazioni sono sembrate ostacolarne la soluzione. Oggi i popoli europei non si amano più. Sono talmente divisi che perfino all’interno dei paesi non si intendono più (catalani, bretoni, bavaresi, italiani del sud contro italiani del nord, minoranze ungheresi in Romania, scozzesi, Rom, musulmani, donne contro uomini…).

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Sommario

Alla fine, la crisi del Covid sta permettendo all'Unione di cominciare a emettere debito comune. Il progresso è modesto e conquistato a caro prezzo. In mezzo alle fiamme, i pompieri [...]

Il team redazionale del GEAB ha eccezionalmente deciso di condividere con i propri lettori un estratto del testo inedito Communauté ou Empire di Franck Biancheri redatto nel 1992. Questo passaggio [...]

Molto tempo fa, nel 1998, Franck Biancheri, il nostro compianto direttore di studi, scrisse un articolo di anticipazione intitolato: « 2009, quando i nipoti di Hitler, Pétain, Mussolini… prenderanno il [...]

Il GEAB, da quando esiste, ha in particolare avuto la tendenza ad avvertire l’opinione pubblica e i decisori europei che l’immensa riconfigurazione geopolitica globale impone necessariamente all’UE un profondo cambiamento. [...]

Questa anticipazione non è molto originale ma va comunque fatta con tutta la lucidità richiesta. È solo un’ipotesi ma già una certezza: le estreme destre europee coalizzate costituiranno il gruppo [...]

La crisi finanziaria prima e del debito poi hanno portato ad una modifica sostanziale del mandato della BCE e di fatto a disposizioni più politiche. La BCE ha acquisito impliciti [...]

Non c’è bisogno di attendere i risultati delle elezioni per anticipare già alcune grandi nuove caratteristiche della nuova Europa che si impone a partire dal giugno 2019. Certo, sembra che [...]

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