Per fare anticipazione non dobbiamo temere di essere cinici. Se appare ed emerge un dato di fatto non dobbiamo esitare ad analizzarlo, a tentare di trarne un vantaggio inaspettato, anche se politicamente scorretto!
Se questa condotta la si applica ad un’analisi del futuro degli oceani, non possiamo fare a meno di volgere lo sguardo a nord del pianeta. Infatti, una delle conseguenze più evidenti del cambiamento climatico che scienziati e osservatori continuano a constatare potrebbe benissimo verificarsi nell’Oceano Artico, con la continua riduzione della banchisa[1] che ben presto libererà vie navigabili per periodi sempre più lunghi… se non per tutto l’anno. E per chi sostiene questa strategia sarebbe “a totale vantaggio del pianeta”: le rotte verso nord sono circa un terzo più brevi delle normali rotte marittime!
Il tempo delle avventure
Storicamente si distinguono due vie: il passaggio nord-ovest[2], che traccia una rotta in mezzo alle isole del grande nord canadese che collega l’Atlantico del Nord al Pacifico. L’altra via è il passaggio nord-est[3] che collega anch’esso l’Oceano Atlantico al Pacifico ma questa volta lungo le coste dell’estremo nord della Russia.
Nell’introdurre gli alti e bassi presentati in questo numero, elaboriamo gli orientamenti che riteniamo strutturanti nel 2018. Questo panorama, affiancato alle 33 tendenze up & down, presenta una visione del [...]
Come ogni anno, il LEAP/E2020 vi offre un panorama sintetico dei grandi «alti e bassi» dell’anno appena iniziato. Questo contributo del LEAP/E2020, oltre all’interesse intellettuale che naturalmente riflette le numerose [...]
«Brexit significa Brexit». Per Theresa May, la «soft Brexit» non esiste: un’uscita dall’Unione Europea deve essere sinonimo di uscita dal mercato unico. Per il governo britannico «Brexit» significa quindi «hard [...]
Commenti