Nel bel mezzo di una tempesta, si fa fatica a mantenere lo sguardo sull’orizzonte. Si vedono tuoni e fulmini, si sentono le vele sbattere, si prendono schizzi d’acqua sulla faccia, ognuno grida paura e rabbia, perdendo ogni punto di riferimento. È così che va compreso il caos che sta attualmente agitando la mediasfera e per il quale vi è in realtà molto poco interesse.
La quasi assenza di giornalisti sul terreno (copertura indiretta del conflitto[1]), la messa al bando di voci dissonanti (in particolare russe), il regno incontrastato del manicheismo e la quasi censura opposta agli sforzi di ricollocazione di questa guerra nel proprio contesto storico, non impediscono a nessuno di ergersi a esperto e giudice.
Tra le poche certezze riguardo alla guerra russo-ucraina c'è questa: è la fine della guerra fredda!... in particolare per via del fatto che è diventata "calda", il che cambia tutto. [...]
Nel 1450, Gutenberg inventava la stampa pubblicando la prima Bibbia. Cento anni dopo, il Concilio di Trento inventava l'"indice dei libri proibiti". Tra i due, Lutero aveva avviato il movimento [...]
Osservare Peter Thiel oggi, con le sue reti, la sua ideologia e le sue leve di influenza, vuol dire farsi un'idea di un partito repubblicano americano che si presenterà alle [...]
Materie prime – Nessuna certezza // Energia – Frammentazione del mercato // Criptomonete – Controintuitive // Dollaro – Trasmutazione // Immobiliare – Attenzione // Arte – «La bellezza salverà il [...]
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