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Bitcoin: monetizzate
Abbiamo sempre detto che violenza e tecnologia non vanno d’accordo. Lo statuto di valore rifugio del Bitcoin dovrebbe sostenere appieno in un contesto di tensioni geopolitiche, di dedollarizzazione e crisi obbligatoria. In tale contesto è stato però anticipato il rischio di evasione verso le criptomonete, dando luoghi a una serie di provvedimenti da parte dei grandi leader, a cominciare dagli Stati Uniti[1] (ma anche dall’UE[2]) che si accaniscono contro le cripto, per non parlare dei fallimenti delle piattaforme di trading (ad esempio, Bittrex, sottoposta ad un intervento da parte della SEC[3]) o delle banche specializzate in cripto (SVB, Signature, Silver,… naturalmente[4]) o del Credit Suisse che quando ha fatto fallimento[5] ha siglato un accordo con la piattaforma nel settore degli asset digitali[6]. I leader di questo mondo sono d’accordo su una cosa: le cripto rappresentano una minaccia esistenziale. La Cina ha anticipato i tempi creando un proprio e-yuan.
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