Lo abbiamo anticipato nel mese di maggio[1]: sulla zona euro scorrono le buone notizie, in particolare sul piano economico con una «ripresa» invidiabile per Trump e la May[2]. Ciò spinge la BCE a prendere in considerazione l’idea di ridurre il programma di acquisto di attività (quantitative easing) prima del previsto, a gennaio[3], prima di interromperlo a settembre prossimo. Gli investimenti ripartono, la disoccupazione cala[4], mentre cala anche il debito pubblico…
Figura 1 – Debito pubblico della zona euro in percentuale del PIL, 2007-2016. Fonte: Trading economics.
Va tutto bene quindi in Europa? Come abbiamo analizzato nell’articolo di maggio, alla luce dei fatti non è il caso trarre conclusioni affrettate perché per consolidare la situazione e gli investimenti c’è ancora tanta strada da fare, e gran parte di queste buone notizie è dovuta all’operazione di ripresa in mano delle informazioni in Europa che avevamo allora messo in evidenza.
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