Il cerchio economico si sta chiudendo sul settore globale della costruzione. Il modello economico prevalso finora, basato in gran parte sulle nuove costruzioni, non sarà più sostenibile mentre un altro modello, che risponde ad un approccio più pragmatico di gestione e rinnovamento di quello esistente, non è ancora pronto a subentrare.
Parte integrante della transizione sistemica globale, il settore della costruzione, e per estensione dell’immobiliare, rappresenta una parte significativa del PIL mondiale (12% solo per la costruzione[1]). È un condensato delle sfide ambientali, finanziarie, sociali, demografiche e, naturalmente, politiche. Questa situazione, già in atto da diversi anni, si è accentuata con la crisi del Covid subendo un’ulteriore accelerata con la crisi ucraina, e questo settore non sarà più lo stesso, anche se il conflitto ad est dell’Europa conoscerà un esito negoziato e pacifico in un prossimo futuro.
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