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Il numero mensile del Laboratorio europeo di Anticipazione Politica (LEAP) - 15 Feb 2023
L'estratto pubblico

Mentre l’Occidente sta a poco a poco ritirando i propri capitali dalla Cina anticipando l’inasprimento delle tensioni tra lo stesso Occidente e l’Impero di Mezzo[1], con la consapevolezza che la propria reindustrializzazione sta incontrando molte difficoltà (finanziarie, ambientali e umane), l’India sembra essere l’alternativa ideale: manodopera numerosa e a buon mercato[2], volontà di sviluppo “ad ogni costo” espressa dal governo come quello di Deng Xiaoping nel 1978[3], prospettiva di crescita di appena 2 punti…  L’esperimento cinese incita però l’Occidente alla prudenza: come non vedere lo sviluppo dell’India andare di pari passo con l’escalation delle tensioni tra l’Occidente e l’India? In base alla nuova logica del “friendshoring[4]“, si tratta di garantire la durevole compatibilità dell’India con l’Occidente. Improbabile: l’India è la potenza emblematica dello spirito di non allineamento della conferenza di Bandung (sarebbe lo stesso Nehru ad aver inventato il termine “non allineamento” nel 1954). L’attuale primo ministro, il nazionalista Narendra Modi, non sta trasgredendo questa regola e bada a mantenere buoni rapporti con tutti: Occidente, Russia e la stessa Cina. Se il suo campo è caratterizzato da un forte sentimento anti-cinese, lo stesso Modi parte da un principio di realpolitik tenendo conto dell’incompatibilità dello sviluppo economico del paese e dei conflitti nelle relazioni con il grande vicino cinese. La guerra in Ucraina sta però aumentando la pressione sul principio di non allineamento: l’India farà sempre più fatica a mantenere questa posizione e verrà spinta a schierarsi a favore o contro la Cina e la Russia.

In vista delle elezioni generali del 2024, anticipiamo l’ascesa di nuove correnti politiche, tra cui movimenti pro-occidentali probabilmente legati all’Inghilterra di Rishi Sunak e alla diaspora indiana in grado di assumere il potere allo scopo di allineare l’India agli interessi occidentali. La strategia post-Brexit dell’Inghilterra – Global Britain – e post-Elisabetta II – New Commonwealth, sta rendendo sempre più probabile questo scenario facendo del Regno Unito un attore centrale di questa strategia di riallineamento dell’India.

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Sommario

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