Il panorama politico dell’Unione Europea sta subendo una paradossale riconfigurazione: le idee di destra, e ancor più di estrema destra, sono in crescita; tuttavia la tradizionale destra conservatrice sta vivendo le sue ultime ore, almeno come forza politica autonoma.
Ciò è dovuto in particolare alla fortissima polarizzazione del dibattito in Paesi come la Francia[1], ma anche l’Italia, la Germania, la Spagna e l’Austria, solo per citarne alcuni[2]. Questa polarizzazione del dibattito testimonia il successo del modello democratico, ma anche le sue debolezze. In Francia, Les Républicains (LR – lo storico partito conservatore di destra) sono in crisi, stretti tra Horizon, l’annunciato successore del macronismo[3], e il Rassemblement National, in via di sdemonizzazione e, secondo alcuni osservatori, già normalizzato[4]. In Austria, l’FPÖ, partito di estrema destra, sta facendo registrare numeri sempre più alti[5] e, sebbene abbia subito alcune battute d’arresto a causa di scandali di corruzione[6], è ormai la prima forza politica del Paese, costringendo l’ÖVP, se vuole sopravvivere, a lavorare con lui in coalizioni[7]. In Spagna, l’alleanza tra il partito di estrema destra Vox e il Partido Popular (PP) continua a diventare comune. Dopo l’Aragona in agosto, Murcia è diventata la quinta regione spagnola in cui l’estrema destra (Vox) è salita al potere insieme al PP[8]. Anche in Italia è stata una coalizione a trionfare nel 2022, spingendo Giorgia Meloni a capo del governo formato dall’unione del partito di destra conservatore Forza Italia, creato da Silvio Berlusconi (morto a giugno), e di due partiti di estrema destra, la Lega di Matteo Salvini e il partito Fratelli d’Italia, di cui Meloni è a capo. Infine, in Germania, la CDU, formazione politica di destra che era stata riportata al centro dello spettro politico dalla moderazione di Angela Merkel, è sempre più costretta a collaborare con l’AFD a livello locale.
Figura 1 – L’ascesa dell’estrema destra in Europa. Fonte: Statista
La destra tradizionale si trova di fronte a una scelta: scomparire o rinunciare ai propri valori
In Francia, la LR sta vivendo i suoi ultimi anni, divisa tra il partito Horizon, che riuscirà a convincere l’ala sinistra dei repubblicani ad unirsi a lei per le elezioni del 2027. Ciò è ben illustrato, ad esempio, dall’aperto sostegno dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy a Emmanuel Macron[9]. Dall’altra parte, è l’estrema destra di Marine Le Pen ad attirare l’ala di Eric Ciotti. In Germania, come mostrano i sondaggi di cui abbiamo già parlato, le elezioni nei Länder saranno probabilmente vinte dall’estrema destra, che in alcuni punti è in vantaggio sulla CDU. Una cosa è certa: il numero di membri di estrema destra del Bundestag aumenterà, il che banalizzerà la posizione di forza dell’AFD sulla scena politica e contribuirà ad alimentare il fenomeno. In Austria, nel 2024 si terranno elezioni che l’FPÖ potrebbe vincere da sola, mentre l’ÖVP continuerà a perdere elettori a favore dell’FPÖ, nonostante la decisione di irrigidire la propria posizione. In questo gioco, solo l’estrema destra potrà vincere. In Spagna, non è stato possibile formare un governo dopo le elezioni di luglio. Anche se il candidato del PP, Alberto Núñez Feijóo, ha ottenuto il maggior numero di voti, non può farcela senza Vox e altri due piccoli partiti estremisti[10]. Una coalizione che appare quasi naturale tra la destra e l’estrema destra, e che dimostra come piccole alleanze o collaborazioni avviate su scala locale o regionale portino ad associazioni su scala nazionale. Soprattutto, questa vittoria della sinistra non è definitiva e le future elezioni potrebbero rivelarsi molto deludenti per chi pensava di aver scampato il peggio in Spagna.
Un’altra elezione sarà probabilmente al centro dell’attenzione: le elezioni europee del 2024. Queste elezioni saranno un banco di prova per alcune delle coalizioni emergenti tra destra ed estrema destra. Le prossime elezioni vedranno un forte aumento del numero di europarlamentari della destra conservatrice e dell’estrema destra. Questo fenomeno porterà ad associazioni di gruppi ancora distinti nel Parlamento europeo. Infatti, se le associazioni tra la destra conservatrice e l’estrema destra si diffondono all’interno dei Paesi membri, è logico che questo fenomeno si farà sentire a livello di gruppi parlamentari, con una potenziale fusione tra i conservatori di destra e l’estrema destra. Ciò è tanto più probabile se si considera che l’Europa e il Parlamento europeo sono sedi importanti per il processo decisionale sull’immigrazione, un settore in cui gli Stati hanno in definitiva relativamente poco potere, ma in cui si incontrano i progetti della destra tradizionale e dell’estrema destra.
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