GEAB 186
Quindi erano lì, e purtroppo hanno mantenuto tutte le promesse che avevamo individuato, ma non solo noi. Nulla di straordinario, se non fosse che è stato chiarito che il 9 giugno non avremmo assistito a “un” elezione europea (intendendo con questo termine che i cittadini europei eleggono i loro europarlamentari su un programma europeo), ma a ventisette elezioni nazionali a livello di UE (i cittadini nazionali eleggono i loro rappresentanti nazionali su questioni nazionali), con poca gloria per quanto riguarda i dati sull’affluenza. Diamo un’occhiata.
Quando nemmeno la metà degli europei è interessata al futuro della propria comunità
Nel 2019, per la prima volta in 40 anni di parlamentarismo europeo, il tasso di affluenza ha superato la soglia del 50% (50,66%). Nel 2024, le elezioni europee non interessavano ancora più della metà della popolazione. L’affluenza alle urne è stata del 50,97%, con un aumento nei Paesi dell’Europa orientale (alcuni dei quali, come la Romania e l’Ungheria, tenevano contemporaneamente le elezioni amministrative) e una defezione degli elettori della Vecchia Europa. La Spagna ha registrato un forte calo, passando dal 60,73% del 2019 al 49,21% del 2024. La Germania ha registrato un leggero aumento: 64,78% nel 2024 rispetto al 61,38% del 2019. Tuttavia, questi dati devono essere messi in prospettiva dalla decisione di abbassare l’età di voto a 16 anni e dallo svolgimento di elezioni in 8 Länder[1], che avrebbero dovuto incrementare l’elettorato, ma che non hanno affatto aiutato i partiti della coalizione: il 17% dei giovani tra i 16 e i 24 anni ha votato AfD e il 17% per la CDU. Crollo vertiginoso in Italia, 6 punti in meno (48%) rispetto al 2019, mentre le città in cui si tenevano contemporaneamente le elezioni comunali, come Firenze[2], avrebbero dovuto incrementare i risultati[3]. Negli Stati in cui i sondaggi pre-elettorali prevedevano la vittoria dell’estrema destra, l’affluenza è rimasta molto moderata, in quanto gli altri partiti non sono stati in grado di raccogliere attorno a sé gli elettori per ribaltare i sondaggi: 51,50% (+1) in Francia, 46,20% (+5) nei Paesi Bassi, 56,30% (-3) in Austria…[4]
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