È tempo di sbarazzarsi delle obbligazioni sovrane occidentali
Dopo l’articolo di questo numero sui buoni del Tesoro americano, al nostro team appare chiaro che per il momento è preferibile evitare le obbligazioni sovrane USA. In realtà, per altri motivi, raccomandiamo di vendere le obbligazioni di Stati occidentali, perché finché le banche centrali come BCE, BoE o BoJ continuano i quantitative easing, i rendimenti di tali obbligazioni sono al minimo, ovvero che non solo non rendono granché (se non proprio niente per le maturità più brevi a tasso nullo o negativo) ma anche che il loro valore non può che calare (ricordiamo che il valore di un’obbligazione varia in modo inverso rispetto al tasso di interesse). Nel seguente grafico si vede d’altronde che i buoni del Tesoro USA presentano una volatilità (ovvero grossomodo un rischio) quasi tanto elevata quanto il debito dei paesi emergenti, pur fornendo una « rete di sicurezza[1] » da tre a quattro volte inferiore.
Fino ad oggi, il grande isolamento volontario degli Stati Uniti attualmente in atto verso il resto del mondo, come abbiamo più volte analizzato in queste pagine, è stato soprattutto geopolitico, [...]
L’anticipazione politica non ha la palla di cristallo. I « dati futuri » rappresentano la materia prima delle analisi: elezioni, summit e riunioni varie sono elementi che permettono di illuminare [...]
Emergenza! L’ultimo Consiglio di sicurezza, sotto la presidenza russa per il mese di ottobre, non è riuscito a mettersi d’accordo per un’azione coordinata in Siria e sigla un preoccupante blocco [...]
In breve la risposta è: non granché. Ma chiariamo! Come lamentato dal nostro team nel numero di settembre, nel momento in cui la Brexit inaugura una profonda opera di riorganizzazione [...]
Tanto negli Stati Uniti quanto nel resto del mondo la notizia ha destato scalpore: a partire dal 1° ottobre, alla fine Internet si « sbarazzerebbe della tutela americana ». Veramente? [...]
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