La tendenza al ripiegamento nazionale o regionale c’è sicuramente. Ma c’è anche Internet che collega il mondo in modo durevole. La società umana globalizzata, di fatto, sta tentando di trovare soluzioni tra il mantenimento di una partecipazione aperta al mondo, il riorientamento su grandi bacini di attività economica, conservazione delle identità e reinvenzione del valore aggiunto nazionale e ottimizzazione del livello di ancoraggio alla realtà fornito dalle città. Le soluzioni in grado di integrare tutti questi livelli esistono grazie alle nuove tecnologie e al modello-rete in generale.
È in questo contesto che vanno poste le riflessioni attualmente condotte dagli organismi internazionali incaricate di pensare il prossimo sistema monetario mondiale reso sempre più urgente dal ritorno a casa del dollaro. In materia monetaria, combinando le nuove tecnologie (criptomonete, monete virtuali) la dimensione globale obbligatoria, il bisogno di un nuovo ancoraggio del sistema e l’imprescindibile carattere degli Stati, si impongono chiaramente delle soluzioni che mescolano virtualizzazione monetaria compensata da un sostegno sull’oro materiale, il tutto garantito dal solo livello di governance connesso ai cittadini, lo Stato. Possiamo quindi immaginare un sistema monetario internazionale tecnicamente unificato dalla blockchain, ancorato in riserve nazionali d’oro messe così in rete e rappresentato da nomi nazionali: cripto dollari, franchi svizzeri, yuan… basati sull’oro.
Vediamo adesso quello che sembra attualmente andare in questa direzione…
Al di là dei vari ripiegamenti, l’apertura al mondo rimane (ad es. il turismo)
Malgrado le numerose tensioni a livello internazionale, il bisogno da parte degli individui di incontrarsi di interagire con altre culture resta molto presente. Di fatto, nel bel mezzo dei grandi conflitti, il turismo su scala mondiale conosce una crescita forte[1], vedendo ogni mese circa cento milioni di persone transitare da un paese all’altro per visitarlo[2]. In totale, nel 2017, sono 1,4 miliardi di persone ad aver preso la decisione, in totale autonomia, di cambiare stile di vita. Francia e Spagna sono i paesi più visitati con, rispettivamente, 87 milioni e 82 milioni di turisti internazionali, vengono poi Stati Uniti (77 milioni di turisti) e Cina (60 milioni di turisti).
Figura 1. Crescita del turismo nel 2017 secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo
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