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GEAB 133

Il numero mensile del Laboratorio europeo di Anticipazione Politica (LEAP) - 16 Mar 2019

Il ruolo dell’oro e dei DSP nella transizione verso una nuova valuta di riserva mondiale

Nell’ultimo secolo il dollaro USA ha svolto il ruolo di valuta di riserva internazionale regolarizzando il commercio internazionale e fornendo denaro liquido ai mercati finanziari in tempi di crisi. Con molti analisti che mettono ormai in discussione la sicurezza a lungo termine del debito pubblico, stiamo assistendo all’inizio di una transizione a nuova valuta di riserva basata sui DSP, e che ruolo svolgerà l’oro in questa transizione?

La fig. 1 illustra i recenti cambiamenti verificatisi tra le valute di riserva mondiale e il modo in cui queste sono collegate ai cambiamenti di dominio politico o economico della nazione di origine. Nel 2019, ci troviamo di fronte a un mondo che sta affrontando sfide di simile portata: un mondo dove il potere economico si sta spostando ad est e quello politico si sta diffondendo sempre di più in un mondo multipolare.

Figura 1 – Confronto tra le valute di riserva globale in oro dal 1450: Chris Ferreira in Ecconomicreason.com[1]

In vista della transizione – aumento dei DSP

Durante il periodo degli accordi di Bretton Woods Agreement[2] (1944-1971), l’egemonia del dollaro USA come valuta di riserva è cresciuta a livelli mai visti prima. In questo periodo, la forza del dollaro si è basata sulla promessa che i partner commerciali potessero scambiare il surplus in dollari con lingotti d’oro. Col passare del tempo, il crescente volano economico del mondo post-bellico ha esportato sempre più beni in America ottenendo dollari in cambio. Ciò ha portato ad una maggiore forza relativa del dollaro e, ultimamente, a squilibri commerciali che hanno costretto il presidente Nixon a chiudere la “finestra dell’oro”.

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Sommario

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