Questo è esattamente ciò che abbiamo descritto come la dolorosa e violenta transizione al mondo successivo, con quello che abbiamo definito il ritorno delle logiche della forza nel nostro GEAB 178 del 15 ottobre 2023. Inoltre ci troviamo proprio nello scenario che abbiamo osato descrivere nel nostro GEAB 133 del 15/03/2019: “Secondo trimestre 2019: epilogo della creazione della Grande Israele“: “l’imminente avvio di un processo rapido e brutale per fondare (osiamo dirlo?) la Grande Israele”.
Anche se provocato da Hamas, non possiamo fare a meno di guardare a questo conflitto alla luce di questi articoli, tanto più che l’ignoranza dell’attacco di Hamas da parte del Mossad, uno dei migliori servizi segreti del mondo, può sembrare sospetta[1].
Nessuna tregua, nessun cessate il fuoco, nonostante i pressanti appelli internazionali[2] (anche da parte degli Stati Uniti[3], che tuttavia continuano a rifornire Israele di armi), Israele continua a martellare Gaza e passa alla prossima sacca palestinese, Rafah. Nel frattempo, il governo ha rivisto il piano di annessione della Cisgiordania, che era stato sospeso dopo l’accordo di normalizzazione di Abu Dhabi del settembre 2020, accordo che scade nel 2024[4].
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